Sempre più spesso sentiamo parlare di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, ma sappiamo veramente di cosa si tratta? In quest’articolo vi proponiamo un breve excursus dalla definizione al trattamento.
I Disturbi dell’Apprendimento si dividono in due macro gruppi che sono :
- DSA disturbi specifici dell’apprendimento
- DNSA disturbi non specifici dell’apprendimento
I DNSA si riferiscono a quelle difficoltà ad acquisire nuove conoscenze e competenze non solo in ambito scolastico ma anche in altri settori; sono causa e/o concausa di questi disturbi alcuni quadri diagnostici come:
- Livello cognitivo basso o al limite
- ADHD
- Disturbi d’ansia e umore
- Autismo ad alto funzionamento
I DSA, invece, sono un gruppo di disturbi che riguardano, in maniera SPECIFICA, l’acquisizione delle abilità scolastiche: lettura, scrittura e calcolo. I bambini affetti da D.S.A., presentano un basso rendimento scolastico rispetto all’età, al Q.I. ed al livello di istruzione, pur non avendo handicap sensoriali o neurologici.
I DSA hanno origine neuro-biologica con familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi e prevalenza accentuata nei maschi
Possono essere associati a:
- Difficoltà di elaborazione, programmazione e combinazione dei suoni linguistici
- Difficoltà nei processi di automatizzazione (es. regole ortografiche, tabelline, fatti aritmetici, ecc…)
- Difficoltà nell’elaborazione visiva degli stimoli
- Difficoltà nel memorizzare e organizzare le informazioni
- Difficoltà di coordinazione motoria
I D.S.A. sono dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia.
Indice dei contenuti:
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
DISLESSIA
Nella dislessia la competenza colpita è la lettura: difficoltà a leggere in modo corretto e fluente.
Si osservano difficoltà nell’accuratezza, nella velocità e nella comprensione di ciò che si legge ed è caratterizzata da:
frequenti sostituzioni, inversioni , aggiunte, ripetizioni ed omissioni di lettere, sillabe o parti di parola (es: fote invece di forte, fume invece di fiume, li invece di il, talovo o es. tavovolo invece di tavolo);
- omissione di parole e salti da un rigo all’altro;- difficoltà di riconoscimento dei gruppi consonantici complessi come gn, gh, gl, sc….;
- difficoltà nella lettura di parole poco comuni o a bassa frequenza d’uso;- strategie di anticipazione della parola scritta che non sempre vanno a buon fine;
Origina da:
- Difficoltà a differenziare i grafemi diversamente orientati nello spazio (es. “p-b”; “d-q” “u-n”;”a-e”; “b-d”) oppure che si differenziano per piccoli particolari (es. “m-n”;“c-e”; “f-t”)
- Difficoltà a differenziare i grafemi relativi a fonemi con somiglianze percettivo-uditive: es. “f-v”; “t-d”; “p-b”; “c-g”; “l-r”; “m-n”;”s-z”;
- Difficoltà nella codifica sequenziale, cioè nel seguire con lo sguardo nella direzione sinistra-destra e alto-basso.
Le aree indagate per la diagnosi della dislessia sono:
- Correttezza e rapidità di lettura
- Comprensione in lettura silente
- Lettura di parole e non parole
- Prove di decisone ortografica
DISORTOGRAFIA
Nella disortografia la competenza colpita è la scrittura: risulta particolarmente difficoltosa la composizione di testi, il dettato e la copia, con frequenti errori grammaticali e ortografici ed è caratterizzata da:
- confusione tra fonemi fonologicamente simili (es. f-v, t-d, b-p, l-r; p-b)
- confusione tra grafemi che presentano una somiglianza di forma es. il bambino non traduce correttamente i segni alfabetici che presentano una somiglianza di forma (es. p-b-d-q);
- omissione di alcune parti di parola (es. tappo-tapo, fiume-fume, tavolo-taolo);
- inversioni di parti di parola (es. armadio-amradio, topo-poto).
Origina da:
- Difficoltà a differenziare percettivamente suoni di diversa intensità e durata ( accenti e doppie)
- Difficoltà a differenziare fonemi con somiglianze percettivo-uditive: es. “f-v”; “t-d”; “p-b”; “c-g”; “l-r”; “m-n”;”s-z”;
- Difficoltà nella automatizzazione delle regole ortografiche (hai-ai; sull’albero-sullalbero)

Le aree indagate per la diagnosi della disortografiasono:
- Correttezza (dettato e scrittura spontanea)
- Rapidità
- Scrittura su dettato di parole, non parole e frasi
DISGRAFIA
Nella disgrafia la competenza colpita è la scrittura : è difficoltosa l’acquisizione e la riproduzione di segni alfabetici e numerici.
Si può associare ad altri deficit scolastici, percettivi e motori (disprassia , lateralizzazione incompleta o incrociata)
Origina da difficoltà di:
- Posizione e prensione : postura scorretta e impugnatura dello strumento grafico non adeguata
- Orientamento nello spazio grafico: ridotta capacità di utilizzare lo spazio; non rispetto dei margini
- Pressione sul foglio: eccessiva o ridotta
- Direzione del gesto grafico : inversione nell’esecuzione del segno es. orario anzicchè antiorario o dal basso verso l’alto
- Produzioni e riproduzioni grafiche: figure geometriche; sviluppo del disegno inadeguato;
- Passaggio dai diversi piani spaziali :copia dalla lavagna
- Dimensioni dei grafemi: scarso rispetto delle dimensioni delle lettere;
- Unione dei grafemi: uscita della lettera precedente in corrispondenza dell’entrata di quella successiva
- Ritmo grafico: velocità eccessiva o con estrema lentezza; movimenti “a scatti”; senza armonia del gesto e con frequenti interruzioni


Le aree indagate per la diagnosi della disgrafia sono:
- lateralità
- Percezione visiva
- Prassie fini e grosso-motorie
- Velocità di scrittura
- Schemi motori associati
DISCALCULIA
Nella discalculia la competenza compromessa è quella del calcolo: si evidenziano difficoltà aritmetiche e nel ragionamento logico-matematico.
Può interessare:
- Conoscenza numerica:
- scrivere o dire ad alta voce “QUATTRO” invece di “SETTE”, “UNO TRE” anziché “TREDICI”, incapacità di stabilire se “SETTANTA” sia maggiore di “QUARANTA”)
- Sistema del calcolo:
- Errori procedurali (es. 2+5 partono dall’addendo più piccolo per aggiungere 5; 8×0 = 8 viene scambiata la regola del prodotto con quella dell’addizione)
- Errori nell’applicazione di strategie: (es. incolonnamento, prestito e riporto, posizione dei numeri e del segno di operazione o di altri segni grafici come la linea separatoria)
- Errori nel recupero di fatti aritmetici (es. errori di “confine “ 6×3=21, errori di “slittamento” 4×3=11)
- Errori legati a difficoltà visuo-spaziali : confusione nei segni di operazione (es. x +), difficoltà nell’incolonnamento uso inappropriato delle dita della mano per contare

Le aree indagate per la diagnosi della discalculiasono:
- Enumerazione
- Calcolo a mente
- Calcolo scritto
- Lettura, scrittura, ripetizione di numeri
- Fatti aritmetici
- Soluzione di problemi aritmetici (comprensione, rappresentazione, categorizzazione, piano di soluzione, svolgimento)
Valutazione in equipe
Per effettuare una diagnosi accurata vari professionisti valutano:
- Livello cognitivo (psicologo)
- Apprendimenti e linguaggio (logopedista/psicomotricista)
- Deficit sensoriali (otorino/oculista)
- Deficit neurologici (neurologo/neuropsichiatra)
Intervento riabilitativo
L’intervento riabilitativo si basa sulle aree deficitarie emerse durante la valutazione, ma soprattutto sull’intervento sinergico tra i terapisti , la famiglia, la scuola e l’educatore domiciliare.
Terapia
Nel luogo di terapia si punta sull’intervento integrato tra i vari professionisti: logopedista, psicomotricista e psicologo. Ogni specialista lavorerà rispettivamente su
- rieducazione del linguaggio
- rieducazione aspetti metafonologici
- rieducazione del gesto grafico
- potenziamento delle prassie
- potenziamento delle risorse attentive
- gestione dell’emotività
Scuola
L’ambiente scolastico è un luogo delicato dove è nato il disagio del bambino che per la prima volta si è confrontato con la sua difficoltà, per cui deve adattarsi alle esigenze di apprendimento dell’alunno mettendo in atto alcuni accorgimenti:
- creare uno spazio favorevole all’apprendimento;
- creare un percorso didattico personalizzato per l’alunno con DSA;
- individuare metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni dell’alunno;
- utilizzare strumenti compensativi e dispensativi
- collaborare con gli specialisti e la famiglia
- Valutare il contenuto e non la forma degli elaborati
- Privilegiare le verifiche orali puntando alla comprensione dei contenuti
Famiglia
Nell’ambito familiare è importante che circoli una comunicazione serena e sincera sulle reali difficoltà del bambino. E’ importante che i genitori investano del tempo per:
- spiegare al ragazzo il motivo dei suoi insuccessi scolastici
- Aiutare il figlio a riconoscere e valorizzare le proprie capacità ( anche non scolastiche)
- Contribuire allo svolgimento dei compiti pur favorendo lo sviluppo dell’autonomia personale ( leggere ad alta voce per il figlio)
- Collaborare con gli specialisti e la scuola
- Rivolgersi alla AID ( Associazione Italiana Dislessia) per acquisire informazioni sui DSA e confrontarsi con altri genitori
I bambini con Disturbo Specifico di Apprendimento sono spesso etichettati come svogliati o affetti da problemi psicologici; un tale errore determina frustrazione e inutile sofferenza, non solo al bambino, ma anche ai genitori che ne condividono le problematiche e agli insegnanti che non riescono ad applicare, in maniera omogenea, il programma didattico a tutta la classe. Una diagnosi precoce seguita da un intervento specialistico sono fondamentali per migliorare l’apprendimento del bambino, aumentare la sua autostima e senso di auto-efficacia e ridurre il rischio di precoce abbandono scolastico.

Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva
Svolgo la mia attività dal 2004 soprattutto in libera professione all’interno del “Centro Il Grillo Parlante “ a Pisa e Navacchio da me costituito insieme ad una cara collega Psicoterapeuta, Cecilia Rossi.
Da sempre mi occupo di Autismo e pratico la tecnica floor-time, secondo il modello DIR. la mia esperienza nella primissima infanzia è annale, ho ricoperto anche ruoli di screening nel pubblico sull’individuazione di sintomi dello spettro autitico e trattamento precoce nei bambini di 18 mesi a seguito di m-chat23 positive.
Nella Pratica clinica mi occupo anche di DSA (disgrafia), disprassia, ADHD e ritardo globale dello sviluppo.





