Il “PROMPT” è un approccio utilizzato in ambito logopedico per migliorare il linguaggio nei bimbi che hanno difficoltà nei movimenti orali coinvolti nella produzione dei suoni.
Per poter parlare, infatti, abbiamo bisogno di utilizzare in maniera coordinata ed efficace le labbra, la lingua e la mandibola.
I movimenti combinati di queste strutture ci consentono di produrre tutti i suoni necessari per poterci esprimere.
In quali casi è utile Prompt?
La metodologia del PROMPT è particolarmente indicata per bambini con disordini motori del linguaggio, come ad esempio la disprassia verbale o la disartria.
Per iniziare un percorso logopedico con approccio PROMPT è comunque necessario che il bimbo possieda buone competenze prelinguistiche e che ci sia intenzionalità comunicativa.
Come funziona il Prompt?
Viene inizialmente effettuata un’attenta valutazione a livello globale, dove si esaminano le competenze del bimbo su diversi domini (fisico-sensoriale, cognitivo-linguistico e socio-emotivo).
Quest’osservazione consente di delineare un programma di intervento individualizzato che ha l’obiettivo di incrementare le competenze verbali e comunicative del piccolo.
L’intervento PROMPT consiste nel fornire degli stimoli tattili (chiamati prompt tattili) alle strutture implicate nell’articolazione dei suoni: la mandibola, la lingua e la muscolatura labio-facciale.
Gli stimoli tattili vengono utilizzati sempre in un contesto di gioco, all’interno di attività semplici, motivanti e ripetitive.
Attraverso un percorso ludico il bambino impara quindi ad eseguire i movimenti sequenziali che sono necessari all’articolazione dei suoni e, parallelamente, incrementa le sue abilità verbali e comunicative.
Modalità di intervento
Il metodo PROMPT richiede un intervento intensivo e costante che è funzionale alla riorganizzazione motoria.
Inoltre, il coinvolgimento della famiglia in questo percorso è molto importante per consentire la generalizzazione delle competenze acquisite anche in ambiente domestico e all’interno delle routine familiari al bimbo.
Il Prompt al Grillo Parlante
Gli specialisti che praticano questo approccio presso il nostro Centro lo inseriscono sempre all’interno di sequenze ludiche e piacevoli per il bambino.
La motivazione e l’interesse muovono l’apprendimento nel bambino, soprattutto se calato in un contesto emotivamente significativo.
Se il bambino mostra un’iniziale resistenza o ipersensibilità si procede con una graduale stimolazione, che parte dall’esplorazione e consapevolezza della propria bocca, fino a quando non è pronto ad accettare e tollerare il contatto con il terapista.
Logopedista
Sono laureata in logopedia presso l’Università degli Studi di Perugia.
Ho lavorato inizialmente nell’ambito dello spettro autistico, abbracciando i principi della Comunicazione Aumentativa Alternativa ed ottenendo la formazione PECS di 1 livello.
Successivamente ho conseguito la certificazione PROMPT di 1 livello.
Presso il Grillo Parlante mi occupo di valutazione e riabilitazione dei disturbi dell’età evolutiva (DSL, DSAp, balbuzie, SMOF)